Le emozioni hanno un ruolo fondamentale nella nostra vita quotidiana.
Esse comprendono tre aspetti:
- Fenomenologico: riguarda come l'emozione fa sentire e le sensazioni (piacevoli e spiacevoli) associate a essa;
- Sociale: riguarda ciò che l'emozione comunica ad altre persone;
- Comportamentale: concerne il tipo di azione che deriva da una certa emozione.
Lo sviluppo sociale ed emotivo in età evolutiva quindi è un processo assai complesso che dipende dall'interazione dell'individuo con l'ambiente in cui è inserito (familiare, scolastico, amicale).
L'educazione razionale-emotiva è una procedura psicoeducativa che mira a educare il bambino ad affrontare le proprie emozioni disfunzionali potenziando la propria capacità di pensare in modo costruttivo e funzionale.
I due termini "razionale" ed "emotiva" indicano la possibilità di mettere la mente al servizio del cuore in un rapporto bi-direzionale, dal momento che emozioni positive favoriscono, a loro volta, il mantenimento di una mente serena.
Il presupposto di questa teoria è che nella maggior parte dei casi le emozioni che proviamo e il modo in cui ci comportiamo derivano dai nostri pensieri, quindi un modo di pensare inadeguato porta a reazioni emotive e comportamentali negative e disfunzionali.
L'educazione razionale-emotiva può essere considerata anche una strategia preventiva che mira a favorire il benessere emotivo del bambino e dell'adolescente.
Perchè il titolo "Emozioni in gioco"? Perchè è proprio attraverso attività e giochi individuali e di gruppo che è possibile allenare la capacità di trasformare pensieri e comportamenti disfunzionali in emozioni e comportamenti funzionali e positivi.
Lo scopo di questa attività non è quello di eliminare tutte le emozioni spiacevoli, ma acquisire una maggior capacità di gestire tali emozioni, minimizzando l'impatto che possono avere nella vita del bambino e massimizzando al tempo stesso l'esperienza di emozioni e stati d'animo piacevoli.
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